mercoledì 14 marzo 2018 – ore 21
Torino, Conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni
serie dispari

Trio Montrose

Martin Beaver violino
Clive Greensmith violoncello
Jon Kimura Parker pianoforte

Franz Joseph Haydn (1732-1809)
Trio in mi maggiore Hob. XV n. 28

Dmitrij Šostakovič (1906-1975)
Trio in mi minore op. 67 n. 2

 Felix Mendelssohn (1809-1847)
Trio n. 1 in re minore op. 49

 

 

Mercoledì 14 marzo 2018 presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino alle ore 21 (serie dispari di abbonamento) arriva per la prima volta in una stagione dellUnione Musicale il Trio Montrose, formatosi nel 2013 e subito definito dal “Washington Post” «pronto a diventare uno dei migliori trii con pianoforte nel mondo».
La nascita del Trio Montrose è curiosa e casuale ed è frutto della lunga collaborazione tra il pianista canadese Jon Kimura Parker e il Quartetto di Tokyo, ensemble che il pubblico dell’Unione Musicale ha avuto il privilegio di ascoltare in una delle sue ultime apparizioni, il 13 marzo 2013, anno in cui annunciò lo scioglimento. La delusione che ne seguì fu molta perché il Tokyo rappresentava l’eccellenza della musica da camera e l’inserimento dei due nuovi membri – il violinista Martin Beaver e il violoncellista Clive Greensmith – aveva dato negli ultimi anni nuova linfa allo storico ensemble. Ma proprio durante l’ultima tournée, Martin Beaver, Clive Greensmith e Jon Kimura Parker si ritrovano nel backstage a parlare della possibilità di suonare insieme le grandi opere del repertorio per trio con pianoforte: nasce così, da questo mix di amicizia e di stima reciproche, il Trio Montrose che, dopo il debutto alla Chamber Music Society di Detroit non si è più fermato, inanellando successi con concerti in tutto il mondo.
Altrettanto curiosa anche l’origine del nome del Trio che, come dichiarato in intervista da Jon Kimura Parker, «avrebbe dovuto prendere il nome da un buon vino di Bordeaux e, dopo una considerevole ricerca, la scelta è andata di comune accordo sul Chateau Montrose».
Il programma del concerto è un excursus storico sul repertorio per trio con pianoforte. Si comincia con Haydn e con il Trio in mi maggiore, ventottesimo dei trentadue composti tra il 1784 e il 1797 e caratterizzati da una scrittura in cui la parte pianistica è preponderante e gli strumenti ad arco ora raddoppiano il canto ora infittiscono l’armonia.
Segue, con un salto di oltre centocinquant’anni, il Trio in mi minore op. 62 n. 2 di Šostakovič, scritto tra il febbraio e l’agosto del 1944 ed eseguito il 14 novembre dello stesso anno. La composizione è segnata dall’incubo della devastazione bellica, di cui esprime l’inesorabilità della tragedia nella gelida atmosfera dell’Andante, ma anche il desiderio di riscatto nel ritmo scandito dell’Allegro con brio.
Nella seconda parte si torna all’Ottocento con il Trio in re minore op. 49 di Mendelssohn, brano che Schumann definì come «il Trio capolavoro dei nostri giorni» e che valse al compositore la definizione di “Mozart del diciannovesimo secolo”. L’opera era stata composta nell’estate del 1839 e poi subito rivista: a lasciare insoddisfatto Mendelssohn era la parte del pianoforte che riscrisse completamente, con il risultato che l’intreccio tra archi e piano è nel Trio di rara omogeneità e coesione.

 

poltrone numerate, euro 30
in vendita online e presso la biglietteria di Unione Musicale

ingressi, euro 20 e riduzioni per i giovani fino a 21 anni
in vendita il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.30

BIGLIETTERIA
Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino
tel. 011 566 98 11 – info@unionemusicale.it
orario: martedì e mercoledì 12.30-17 – giovedì e venerdì 10.30-14.30