martedì 4 dicembre 2018 – ore 20
Teatro Vittoria, via Gramsci 4 – Torino
serie young
Quartetto Werther
Misia Jannoni Sebastianini violino – Martina Santarone viola – Simone Chiominto violoncello – Antonino Fiumara pianoforte
Johannes Brahms (1833-1897)
Quartetto in do minore op. 60
Robert Schumann (1810-1856)
Quartetto in mi bemolle maggiore op. 47
Guida all’ascolto (ore 18.30) a cura di Liana Püschel
Con il concerto del Quartetto Werther (martedì 4 dicembre 2018, Teatro Vittoria, ore 20) prosegue la serie YOUNG dell’Unione Musicale, che nella propria stagione schiera accanto ai più bei nomi del concertismo italiano e internazionale alcuni dei più promettenti giovani gruppi cameristici che si stanno affermando sulla scena musicale.
Tra questi il Quartetto Werther, nato a Roma nel 2016 e formatosi con il Trio di Parma presso la Scuola di Musica di Fiesole, per poi perfezionarsi con il Quartetto Casals e Heime Müller, già componente del Quartetto Artemis.
«L’idea di fondare un quartetto con pianoforte – raccontano i musicisti del Quartetto Werther – è nata dal nostro amore per la musica da camera intesa come condivisione di un percorso di crescita.
Sui leggii due capisaldi del repertorio per questa formazione: il Quartetto in do minore op. 60 di Brahms e il Quartetto in mi bemolle maggiore op. 47 di Schumann. In un’intervista esclusiva rilasciata per l’Unione Musicale il Quartetto Werther spiega così la scelta del programma: «Il Quartetto in do minore op. 60 di Brahms è un brano che in questi due anni è cresciuto con noi: l’abbiamo suonato, ripreso e stravolto, è stato oggetto di lunghe discussioni e specchio delle nostre trasformazioni. Tra l’altro è un brano legato al nostro nome, infatti per descrivere quest’opera Brahms aveva alluso in una lettera al Giovane Werther di Goethe».
Il clima intenso e a tratti drammatico di questa pagina composta attorno al 1855 si può ricondurre al difficile periodo in cui Brahms osservava impotente il progredire della malattia psichica che avrebbe portato l’amico Robert Schumann alla morte pochi anni più tardi.«Per questo motivo – afferma il Quartetto Werther – ci piace suonare nella stessa sera il Quartetto “Werther” di Brahms e il Quartetto op. 47 di Schumann, ricreando quel filo sottile che ha legato la vita e i destini di questi due giganti della musica».
Il Quartetto op. 47 venne composto da Schumann nel 1842, anno interamente dedicato alla musica da camera. Due anni prima, Liszt aveva scritto al compositore consigliandolo di dedicarsi alla creazione di musica d’insieme, poiché era facilmente prevedibile che ben presto il pianoforte sarebbe divenuto un mezzo espressivo «troppo limitato per lui».
Schumann aveva allora 31 anni e non aveva ancora composto musiche da camera: seguì il consiglio, ma non seppe rinunciare completamente al pianoforte così, dopo i tre Quartetti per archi e il Quintetto, dava vita al Quartetto op. 47, in cui il pianoforte ha un ruolo di primo piano, quasi solistico. In quest’opera Schumann privilegia il contrasto e la giustapposizione di singole sezioni conchiuse, la molteplicità e la trasformazione delle idee tematiche, l’elaborazione contrappuntistica (ispirata a Bach e Beethoven) rispetto allo sviluppo lineare e organico della struttura formale. Ne scaturisce una pagina ammirevole per libertà e la sicurezza.
L’intervista rilasciata in esclusiva per l’Unione Musicale dal Quartetto Werther può essere consultata al link https://www.unionemusicale.it/la-musica-da-camera-una-lezione-di-vita-intervista-esclusiva-al-quartetto-werther/
Il concerto sarà preceduto da una guida all’ascolto (ore 18.30) a cura di Liana Püschel, musicologa dell’Università di Torino.
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poltrone numerate, euro 20
in vendita online e presso la biglietteria di Unione Musicale
ingressi, euro 12 e riduzioni per i giovani fino a 21 anni
in vendita il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.30
BIGLIETTERIA
Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino
tel. 011 566 98 11 – info@unionemusicale.it
NUOVO ORARIO DI APERTURA : martedì e mercoledì 13-17 | venerdì 10.30-14.30
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