mercoledì 28 ottobre 2020 – ore 21
Conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni – Torino
i concerti gialli

Natalie Clein / violoncello
Cédric Pescia / pianoforte

 

Benjamin Britten (1913-1976)
Sonata in do maggiore op. 65

 Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sonata in do maggiore op. 102 n. 1

 Dmitrij Šostakovič (1906-1975)
Sonata in re minore op. 40

 

Descritta dal “Times” come «ipnotizzante e sfrenatamente appassionata», la violoncellista britannica Natalie Clein debutta nella stagione dell’Unione Musicale, mercoledì 28 ottobre 2020 (Conservatorio Giuseppe Verdi, ore 21).
Natalie Clein si è imposta all’attenzione del pubblico a soli sedici anni, con la vittoria del premio Young Artist of the Year della BBC e del Concorso Eurovision per giovani musicisti, e ha costruito una brillante carriera, che l’ha vista esibirsi regolarmente nelle sale più importanti e con le più prestigiose orchestre in tutto il mondo. Il suo modo di suonare è stato elogiato per la «sorprendente gamma di colori e per l’ampia varietà di stili espressivi» (“Gramophone Magazine”). Docente al Royal College of Music di Londra e alla Music Academy di Rostock, la sua attività discografica si è consolidata in questi anni in modo particolare con l’etichetta Hyperion, per la quale ha recentemente inciso i due Concerti per violoncello di Saint-Saëns con la BBC Scottish Symphony Orchestra e alcuni lavori di Bloch, Ligeti e Dallapiccola elogiati dalla critica e premiati con un Diapason d’Or.
Appassionata camerista e artista di grande e istintiva capacità comunicativa, ama entrare in contatto con il suo pubblico e condividere con i suoi studenti l’amore per la sua professione, così come ha affermato in un’intervista esclusiva per l’Unione Musicale: «Penso che in questo lavoro si debba essere appassionati e non far scendere a compromessi la propria arte, per me è stato un dono poter dedicare la mia vita professionale ad una vocazione. Amo anche insegnare e trasmettere l’incredibile cultura che i miei maestri, come Heinrich Schiff e Bernard Greenhouse, mi hanno dato…»
Per il suo debutto torinese Natalie Clein si presenta in duo con il pianista svizzero-francese Cédric Pescia, vincitore, nel 2002, del Concorso Pianistico Internazionale Gina Bachauer di Salt Lake City. «Io e Cédric abbiamo scelto il programma insieme – prosegue la Clein -. Volevamo includere qualcosa di Beethoven, in questo anno così importante per la sua musica. Le Sonate per violoncello sono molto importanti per noi e un’infinita fonte di fascino. Šostakóvič e Britten erano grandi amici e spesso sento le influenze di Šostakóvič nella musica di Britten. Spero che il programma inviti gli spettatori a contemplare i due momenti storici molto diversi in cui sono vissuti questi due compositori, ma con diversi fili conduttori: l’idea dell’abbandono, la bellezza della pace ritrovata e il mistero dell’immobilità e del silenzio».

La Sonata in do maggiore op. 65 di Britten, che apre il programma, fu scritta per Mstislav Rostropovič e a lui dedicata. L’opera, ideata nell’autunno del 1960 e data alla stampa nel dicembre seguente, è scandita in cinque brevi movimenti dai titoli bizzarri e caratterizzata da una relativa essenzialità tematica, efficacemente compensata da raffinati effetti sonori e colori particolari e contrastanti.
La prima delle due Sonate op. 102 di Beethoven fu composta nel 1815 e dedicata al violoncellista di un famoso ensemble che contribuì in modo determinante all’esecuzione e diffusione di larga parte della produzione quartettistica del maestro. La destinazione deve aver stimolato Beethoven, più che sotto il profilo delle innovazioni di tecnica strumentale, sotto il profilo della complessità compositiva. La Sonata, infatti, contiene una serie di caratteristiche “sperimentali” – la nudità delle linee melodiche, l’interesse per il contrappunto, il recitativo strumentale, i trilli coloristici e non ornamentali – che si ripresenteranno con costanza negli ultimi anni; in definitiva si può dire che le due ultime Sonate per violoncello inaugurino il cosiddetto “terzo periodo” beethoveniano.
Chiude la serata la Sonata in re minore op. 40, composta da un giovane Šostakovič nel 1934 su richiesta dell’amico Viktor Kubatsky, violoncellista, direttore e organizzatore di concerti, che la presentò in prima esecuzione a fianco dell’autore il 25 dicembre 1934 nella Sala piccola del Conservatorio di Leningrado. L’opera alterna momenti di ampio respiro, in cui il violoncello si dispiega su melodie distese, quasi čajkovskiane, ad altri in cui è interprete di atmosfere più aspre e tormentate e si conclude con un finale dal tono sarcastico e grottesco.

Leggi qui l’intervista completa a Natalie Clein.

 

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

Biglietti non numerati
intero: euro 20
ridotto giovani (under 21): euro 10

in vendita preferibilmente online oppure presso la biglietteria dell’Unione Musicale;
il giorno del concerto presso il Conservatorio, a partire dalle ore 20.15.

 Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino – tel. 011 566 98 11 – info@unionemusicale.it
orario: martedì e venerdì 10.30-14.30 – mercoledì 13-17

 

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