Qual è stato (e qual è tutt’ora) il ruolo della musica nel tuo sviluppo personale?
La musica, soprattutto quella classica, oltre a essere la mia passione e, spero, la mia professione futura, è anche la mia compagnia di vita… tendenzialmente con lei trascorro quasi la totalità della mia giornata (dallo studio individuale, alle prove, ai concerti); penso quindi di esser diventato, in un certo qual senso, “musicopatico” e quindi umoralmente suscettibile alla musica che mi ritrovo ad affrontare.

Quando e perché hai scelto di diventare musicista? In alternativa che cosa avresti voluto fare?
Ho scelto di intraprendere il mio percorso di musicista all’età di undici anni, contemporaneamente all’inizio delle scuole medie annesse al Conservatorio di Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia. Non c’è un vero motivo per cui ho deciso questo percorso, mi ci sono ritrovato e, a mano a mano, mi sono appassionato…. In alternativa forse avrei voluto approfondire lo studio sull’agricoltura, dato che i miei genitori sono allevatori di bovini e tuttora, nei momenti di svago, mi diverto aiutandoli in azienda.

A che punto è il tuo percorso di formazione? Che cosa desidereresti per il tuo futuro?
Quest’anno terminerò il biennio di perfezionamento presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino sotto la guida di Massimo Macrì…. per il futuro non ho progetti chiari, dato che la situazione economica globale non offre molte soluzioni lavorative. L’unica certezza è quella di continuare a studiare per migliorarmi.

Che cosa ti piace ascoltare?
Ascolto esclusivamente musica classica: sono molto appassionato del repertorio del Novecento, soprattutto amo Šostakovič, Schönberg e Prokof’ev.

Che cosa diresti a un tuo coetaneo per invitarlo a frequentare i concerti di musica classica?
Gli consiglierei di provare un concerto di musica classica perché potrebbe essere un’esperienza nuova e stimolante.

Che cosa rappresenta per te tenere un recital per un ente dalla lunga tradizione come l’Unione Musicale?
Poter tenere un recital per un’istituzione come l’Unione Musicale è una grandissima emozione nonché un forte stimolo per migliorarmi: sono sicuro che sarà un’esperienza indimenticabile!

Intervista raccolta da Gabriella Gallafrio per l’Unione Musicale