Abbiamo intervistato Mario Martinoli, direttore artistico di Theresia Orchestra e presidente di ICONS.

Ci racconta come è nato il progetto Orchestra Theresia?
«Fondata nel 2012 su impulso di un gruppo di mecenati, l’Orchestra riunisce al suo interno musicisti sotto i 28 anni di età specializzati in prassi esecutiva storicamente informata e provenienti dalle principali istituzioni accademiche di musica di tutta Europa. Contemporaneamente centro di produzione musicale e progetto educativo per giovani professionisti, Theresia vuole rispondere principalmente a due necessità: l’esigenza di avere più cultura nella nostra società restituendo la bellezza del repertorio classico su strumenti originali, e la necessità di creare nuovi spazi di espressione per giovani musicisti professionisti promuovendo la crescita professionale, creando nuove opportunità di alta formazione, di esibizioni in contesti prestigiosi e di approfondimento delle conoscenze nell’ambito professionale e artistico.
L’Orchestra Theresia è ad oggi l’unica orchestra giovanile internazionale che si dedica espressamente al repertorio classico su strumenti d’epoca ed è una delle principali orchestre europee co-finanziate dal programma Creative Europe».

In che cosa consiste nello specifico la residenza della Wind Academy?
«La residenza #32 di Orchestra Theresia è parte integrante del ciclo formativo di Theresia per musicisti agli inizi di una carriera musicale professionale. Durante questa residenza dal 2 al 9 maggio 2022, i partecipanti approfondiranno un programma cameristico per fiati dedicato a composizioni importanti del repertorio classico.
L’accademia per fiati prevede la partecipazione di 8 musicisti di Orchestra Theresia ed è strutturata in due fasi, di cui la prima consiste nel periodo di studio sotto la guida di Alfredo Bernardini, che si svolgerà al Teatro alle Vigne di Lodi. Questa fase comprende sia le prove musicali che lezioni e workshop sul contesto storico e musicale del repertorio, e approfondimenti teorici e pratici sulla prassi esecutiva su strumenti d’epoca del repertorio eseguito, nonché attività divulgative rivolte a nuovi pubblici e soprattutto ai giovani.
La seconda fase è composta dai concerti conclusivi della residenza, che sono l’esito naturale del periodo di studio e l’occasione per i musicisti di esibirsi in contesti prestigiosi a livello internazionale. I concerti avranno luogo al Teatro alle Vigne di Lodi, all’interno del ciclo “Visite musicali” a Capodistria, al Festival Wunderkammer di Trieste e al Teatro Vittoria di Torino».

In che modo Orchestra Theresia si sostiene e che rapporto mantiene con i mecenati?
«La sostenibilità di Theresia è assicurata grazie a una combinazione virtuosa di varie fonti economiche: Theresia è oggi un progetto filantropico della Fondazione ICONS di Lodi, che sostiene l’alto perfezionamento artistico attraverso l’erogazione di borse di studio annuali ai giovani musicisti dell’Orchestra e si occupa della sua struttura artistica ed organizzativa.
Per quanto riguarda i fondi pubblici, nel 2022 l’Orchestra Theresia è entrata nel gruppo delle principali orchestre giovanili europee co-finanziate dal programma Creative Europe, insieme alla European Union Youth Orchestra e pochi altri progetti formativi per giovani musicisti.
Si aggiungono naturalmente le entrate legate alle esibizioni sia di Theresia Orchestra che di Concerto Theresia, (le due realtà, quella giovanile e quella professionale): i ricavi permettono di investire sulle attività dell’orchestra giovanile. Inoltre, Theresia Orchestra si appoggia su risorse finanziarie provenienti dall’ampio ventaglio delle sponsorships da istituzioni pubbliche e private, da contributi di enti locali e regionali, dal mecenatismo privato e dal crowdfunding».

Come vengono selezionati i giovani musicisti che ne fanno parte?
«I giovani musicisti che entrano a far parte di Theresia Orchestra vengono selezionati tramite un processo strutturato: in collaborazione con l’Università Mozarteum di Salisburgo in Austria, Theresia invita una trentina di candidati (a seguito di una preselezione su base di registrazioni) a partecipare alle audizioni in presenza a Salisburgo, che si svolgono in forma di workshop. La parte principale del workshop è quella musicale e ai partecipanti viene richiesto di presentare sia pezzi solistici sia di musica da camera, occasione in cui interagiscono e suonano in varie costellazioni con altri candidati. Quest’ultima parte può essere assimilata a una vera masterclass, in cui i musicisti ricevono feedback e consigli diretti dalla giuria costituita dai massimi esperti nel campo. Inoltre, il processo di selezione comprende un’intervista motivazionale individuale».

Che significato ha per voi la scelta di utilizzare strumenti originali?
«La missione di Theresia Orchestra è di valorizzare il patrimonio musicale delle composizioni scritte nel periodo classico (1770-1810), repertorio raramente affrontato su strumenti originali, per restituirne la bellezza seguendo la prassi esecutiva storicamente informata del fine Settecento.
Theresia ha inoltre identificato un bisogno reale che emerge dai musicisti stessi, ovvero poter fare pratica orchestrale sul repertorio classico con strumenti storici in modo strutturato e non episodico, estendendo le loro competenze musicali teoriche e pratiche anche a quel repertorio».

Quali opportunità si aprono per i musicisti che hanno partecipato al vostro progetto?
«Il percorso formativo di Theresia va ben oltre l’opportunità di fare una prima esperienza professionale orchestrale indipendente dall’istituto di formazione. È anche un momento importante di scambio e di confronto con colleghi provenienti da tutto il mondo: quest’anno, i membri di Theresia hanno 26 nazionalità diverse e studiano presso istituzioni musicali in tutta Europa. Questo permette di creare una rete relazionale e di entrare nel mondo professionale grazie alle opportunità di esibizione in contesti prestigiosi, acquisendo competenze specifiche legate al repertorio classico. La partecipazione al ciclo formativo di Theresia permette inoltre di completare e rinforzare il proprio profilo professionale con un vasto ventaglio di competenze musicali e extramusicali utili per la carriera musicale. Al termine del ciclo formativo, i membri più meritevoli vengono inoltre invitati a partecipare ai progetti di Concerto Theresia, l’orchestra professionale: un’ulteriore opportunità per proseguire il lavoro iniziato in Theresia Orchestra».

Nella loro formazione, quale valore aggiunto rappresentano lo studio e l’esecuzione del repertorio classico?
«I membri di Theresia Orchestra hanno tutti seguito un percorso di studio specialistico per le esecuzioni storicamente informate e su strumenti storici: si tratta del loro ambito professionale principale su cui concentrano le loro attività musicali. Questa formazione, completata anche dalla partecipazione al ciclo formativo di Theresia, dà loro gli strumenti per costruire una maggiore consapevolezza delle specificità del repertorio, e nel caso dell’esperienza con Theresia Orchestra in particolare quello classico, nonché del contesto storico e musicale delle opere eseguite, migliorando la loro esecuzione».

Intervista raccolta da Gabriella Gallafrio per l’Unione Musicale

 

Theresia è un progetto di filantropia culturale supportato e sviluppato da