Quale brano/i del programma che presentate a Torino ama particolarmente e perché?

Il Concerto per violoncello di Dvořák! Può essere forse considerato “il grande Concerto per violoncello e orchestra”, sognato tanto da bambina quando ascoltavo in continuazione la registrazione di Rostropovič con Giulini.
Il naturale fluire delle melodie originali ma di evidente ispirazione popolare, il virtuosismo strumentale, i contrasti espressivi fra momenti di grande energia ritmica e quelli di profonda commozione e tutto questo dispiegato nel meraviglioso mondo dell’orchestra mi coinvolge talmente da farmi dimenticare la preoccupazione di riuscire anche a trasmettere ai colleghi e al pubblico le mie emozioni. Naturalmente mi auguro  di riuscirci ogni volta, almeno in parte!

Come nasce la sua collaborazione artistica con l’Orchestra Giovanile Italiana?

La mia presenza a Fiesole è stata regolare per anni sia alle masterclass di Natalia Gutman sia alle lezioni di musica da camera del maestro Andrea Lucchesini. All’Orchestra Giovanile Italiana mi legano poi i bellissimi ricordi di una serie di concerti (nonostante fossi stata contagiata da una terribile infezione virale a Gerusalemme)  in cui ho interpretato la prima  parte solistica di Violoncelles vibrez di Giovanni Sollima . Questa nuova esperienza sarà come ritornare ai vecchi tempi.

Qual è il suo rapporto con i social media?

Beh come tutti i giovani, anch’io sono una fruitrice attiva  di questi mezzi  ma a volte mi rendo conto di quanto sia facile diventarne vittima. Ho appena aperto un sito per promuovere la mia attività (miriamprandi.com) e spesso uso facebook per rimanere in contatto con i miei amici sparsi per il mondo.