La compagnia di danza MM Contemporary Dance Company lavora per la prima volta con Africa Unite e Architorti per la creazione dello spettacolo OFFLINE. Come è nato il contatto tra voi?
Il contatto tra queste tre realtà è avvenuto grazie a Gigi Cristoforetti, direttore artistico del Festival TorinoDanza. Alla proposta del direttore dell’Unione Musicale Giorgio Pugliaro di voler produrre uno spettacolo che, oltre alla contaminazione musicale prevedesse anche la danza, Cristoforetti ha proposto la MM Contemporary Dance Company come compagnia idonea per questo progetto. Dopo un primo incontro a Torino nel febbraio 2016, in occasione di un nostro spettacolo, è subito nata una grande sintonia tra tutti gli artisti, che ci ha portato immediatamente a studiare insieme come realizzare questo affascinante progetto artistico.

Quali stimoli hai tratto dal reggae degli Africa Unite?
Non avevo mai coreografato su musica reggae e devo dire che, a parte un primo momento di preoccupazione, il ritmo musicale mi ha letteralmente trasportato in una nuova ricerca stilistica dove movimento del corpo e gesto trovano una nuova linfa… Sono rimasto sorpreso da come il corpo, attraverso la musica degli Africa Unite, con le rielaborazioni degli Architorti, abbia trovato nuove strade di comunicazione corporea.

Immaginare una coreografia su una musica eseguita dal vivo quali difficoltà o vantaggi comporta?
Danzare con la musica dal vivo per un danzatore è sempre una grande emozione e porta valore aggiunto all’interpretazione. Solitamente il problema, essendo essere umani e (fortunatamente) non macchine, può esserci nella variazione dell’esecuzione musicale, che può subire accelerazioni o rallentamenti e può non essere sempre uguale in ogni spettacolo. Ma devo dire che nelle prove d’assieme, che abbiamo finora fatto a Torino, i musicisti sono oltre che di grande bravura, anche di grande precisione, e non ci sono mai alterazioni del tempo musicale, quindi i danzatori non hanno trovato nessuna difficoltà nell’eseguire le coreografie.

Come si integra la danza nello spettacolo che state creando?
OFFLINE è uno spettacolo che unisce musica, danza e immagine in ugual misura. La danza non avrà interventi sporadici all’interno dello spettacolo, ma i musicisti e i danzatori abiteranno sempre insieme lo stesso luogo. Un tutt’uno dove non ci sono parti o elementi secondari o di puro abbellimento, ma un insieme di tutti gli artisti, uniti dalla stessa energia vorticosa e trascinante, per raccontare un mondo nuovo fatto di immagini, suoni e movimenti.

Intervista raccolta da Laura Brucalassi per l’Unione Musicale