domenica 10 febbraio 2019 – ore 16.30
Teatro Vittoria, via Gramsci 4 – Torino
serie didomenica

Gomalan Brass Quintet

Marco Braito, Marco Pierobon / trombe
Nilo Caracristi / corno
Gianluca Scipioni / trombone
Stefano Ammannati / tuba

Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Fuga IX da L’Arte della Fuga BWV 1080

Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840-1893)
Suite da Lo schiaccianoci

 George Gershwin (1898-1937)
Un americano a Parigi

 John Williams (1932)
Olympic Fanfare and Theme

 Joaquín Rodrigo (1901-1999)
Adagio da Concierto de Aranjuez

 Leonard Bernstein (1918-1990)
Suite da West Side Story

 David Short (1951)
Balkan Burger

E chi l’ha detto che la musica classica è noiosa?
Se qualcuno fosse ancora vittima di questo pregiudizio è caldamente invitato domenica 10 febbraio 2019 (ore 16.30, Teatro Vittoria) al concerto del Gomalan Brass Quintett, quintetto di ottoni eclettico costituito da cinque eccellenti musicisti, tutti prime parti in importanti orchestre italiane: Marco Braito (tromba), Marco Pierobon (tromba), Nilo Caracristi (corno), Gianluca Scipioni (trombone), Stefano Ammannati (tuba).
Con il Gomalan Brass Quintett il divertimento inizia dal nome (“Go mal an brass” infatti in dialetto parmense significa “ho male a un braccio”!) e poi prosegue sulla scena, dove – grazie all’abilità teatrale degli spiritosi musicisti – può succedere di tutto: ascoltare un’aria d’opera, commuoversi, ballare il tango, scoppiare in una sonora risata…
Vince Di Martino, uno dei più ricercati trombettisti a livello mondiale, ha detto di loro: «Susciteranno in voi ogni tipo di emozione che siate in grado di provare!».

Le ragioni del successo del Gomalan Brass Quintett stanno in una ricetta infallibile: una nuova idea di spettacolo che unisce a un’esecuzione musicale di prim’ordine il coinvolgimento teatrale, cifra distintiva del gruppo. Il repertorio eseguito è vastissimo e spazia dal Rinascimento al melodramma, alla musica contemporanea, senza disdegnare incursioni nel tango o nella musica per film.
Secondo il Gomalan Brass Quintett «la ritualità della musica classica spesso esasperata scoraggia molti interessati a proseguire nel meraviglioso ascolto dei grandi capolavori. Noi non vogliamo ovviamente svilire o sbeffeggiare la grande Musica. Anzi. Siamo convinti che dopo una risata durante la scherzosa presentazione di un brano, poi si ascolti meglio. Decisamente meglio!»
Con il programma “Gomalan On Classic” la formazione dà prova della sua grande abilità tecnica ed espressiva, cimentandosi con un repertorio che spazia da L’Arte della Fuga di Johann Sebastian Bach a West Side Story di Leonard Bernstein. Come un’orchestra in miniatura, il gruppo ricreerà sonorità molto varie e suggestive, eseguendo trascrizioni di brani composti originariamente per strumenti molto diversi come il celebre Adagio dal Concierto de Aranjuez di Rodrigo (in origine per chitarra) allo Schiaccianoci di Čajkovskij, Un americano a Parigi di Gershwin, scritti per orchestra sinfonica.
Nella seconda parte del concerto a farla da padrone saranno brani che esaltano le doti sonore del quintetto: il solenne Olympic Fanfare – inno olimpico composto nel 1984 da John Williams autore delle colonne sonore di Star Wars, Indiana Jones, E.T. l’extraterrestre, Lo squalo, Jurassic Park, Superman… – e una suite dalla celebre opera West Side Story di Bernstein.
Chiuderà il programma un brano scritto appositamente per il Gomalan Brass: Balkan Burger di David Short, pagina molto spassosa e di grande effetto, con corno solista.

Tutti i brani sono stati arrangiati dal trombettista Marco Pierobon, che in una recente intervista rilasciata in esclusiva per l’Unione Musicale ha dichiarato: «Trascrivere i brani per il mio quintetto è ovviamente un vantaggio, perché è più facile “cucire” l’arrangiamento su misura, sapendo chi lo suonerà e le caratteristiche dei miei colleghi. La trascrizione deve “funzionare”. E pur essendo filologicamente una forzatura, lo scopo è quello di fare in modo che il brano sembri composto esattamente per il nuovo organico».
 Nel 2001, ad appena due anni dalla fondazione, il Gomalan Brass si è aggiudicato il primo premio al Concorso Internazionale “Città di Passau”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale nel campo della musica per ottoni, e si è guadagnato la stima di illustri direttori d’orchestra (Metha, Muti, Maazel, Pretre, Sinopoli, Giulini, Barenboim) e di colleghi di rilievo internazionale, tra i quali Roger Bobo, David Ohanian, Steven Mead, Dale Clevenger, Vince Di Martino e Froydis Ree Wekre.

L’intera intervista rilasciata in esclusiva per l’Unione Musicale dal maestro Marco Pierobon può essere letta a questa pagina.

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poltrone numerate, euro 20
in vendita online e presso la biglietteria di Unione Musicale

ingressi, euro 12 e riduzioni per i giovani fino a 21 anni
in vendita il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.30

BIGLIETTERIA
Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino
tel. 011 566 98 11 – info@unionemusicale.it
orario: martedì e mercoledì 13-17 – venerdì 10.30-14.30