mercoledì 3 aprile 2019 – ore 21
Conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni – Torino
serie pari
Edgar Moreau violoncello
David Kadouch pianoforte
César Franck (1822-1890)
Sonata in la maggiore (trascrizione dalla Sonata per violino e pianoforte)
Francis Poulenc (1899-1963)
Sonata
Rita Strohl (1864-1941)
Sonate dramatique «Titus et Bérénice»
«Ho iniziato a suonare il violoncello a quattro anni e già un anno o due dopo sapevo che volevo farne il mio lavoro: era ovvio e non ho mai pensato a nient’altro per la mia vita». A parlare è Edgar Moreau, ventiquattrenne violoncellista francese, enfant prodige che a soli quindici anni ha vinto il premio come partecipante più promettente al Concorso Rostropovič di Parigi e a diciassette il secondo posto al Čajkovskij di Mosca. Rivelatosi al pubblico dell’Unione Musicale la scorsa stagione con uno straordinario concerto di musica barocca insieme all’ensemble Il pomo d’oro, Moreau torna a Torino (mercoledì 3 aprile – Conservatorio, ore 21) insieme al pianista francese David Kadouch, pluripremiato interprete poco più che trentenne, per presentare un programma che fa parte del loro ultimo cd per Erato (gennaio 2018).
Due artisti giovani ma già protagonisti di una carriera stellare: Moreau, che in Italia ha esordito a undici anni proprio a Torino con l’Orchestra del Teatro Regio, ha suonato tra le altre con l’Orchestra Filarmonica di Mosca, l’Orchestra del Teatro Mariinskij con Valery Gergiev, l’Orchestra Simon Bolivar, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo con Jean-Claude Casadesus, l’Orchestra del Capitole de Toulouse con Tugan Sochiev, l’Orchestre National de France e ha collaborato con artisti come Martha Argerich, Khatia Buniatishvili, Renaud Capuçon, Nicholas Angelich, Yo-Yo Ma, oltre a essere membro del Quartetto Renaud Capuçon; Kadouch, notato da ltzhak Perlman a tredici anni, ha suonato sotto la sua direzione al Metropolitan di New York e Barenboim lo ha scelto per la realizzazione di importanti progetti insieme e lo ha chiamato a sostituire Murray Perahia a Gerusalemme e Lang Lang in Palestina. Navigato camerista, oltre al duo con Moreau, Kadouch suona abitualmente con Gauthier e Renaud Capuçon, Nikolaj Znaider, Antoine Tamestit, Sol Gabetta, Patricia Kopatchinskaja, Michel Dalberto e con i Quartetti Ebène e Modigliani.
Moreau e Kadouch, che nella vita sono anche buoni amici, rivelano all’ascolto una perfetta sintonia di intenti. Presentano un programma “tutto francese” che si apre con la Sonata di Franck, trascrizione dalla celebre partitura per violino e pianoforte. Composta nel 1886 e dedicata al violinista Eugene Ysaÿe, è considerata l’opera cameristica più equilibrata del compositore franco-belga, quella in cui meglio riuscì a fondere due aspetti apparentemente inconciliabili della sua personalità: l’inventiva melodica appassionata e romantica e il gusto per le solide architetture formali.
Il concerto prosegue con la Sonata di Poulenc che, abbozzata nel corso dell’estate del 1940, venne ripresa e conclusa nel 1948 su richiesta del violoncellista Pierre Fournier al quale fu poi dedicata.
Interessante la proposta dell’ultimo brano in programma: per molti sarà infatti l’occasione per conoscere Rita Strohl (1865-1941), compositrice francese che all’età di tredici anni entrò al Conservatorio di Parigi per poi esibirsi in tutta Europa con le proprie composizioni ispirate alla poesia e al teatro. Moreau e Kadouch ne eseguirannno la Sonate dramatique “Titus et Bèrènice”, ispirata alla stessa vicenda raccontata nella Clemenza di Tito di Mozart: l’imperatore romano Tito è innamorato della palestinese Berenice, ma non può sposarla perché il popolo romano non accetterebbe una regina con sangue straniero. Tito privilegia il dovere sull’amore e Berenice viene esiliata. La musica della Strohl ripercorre le diverse emozioni suscitate dal dramma, come le ampie melodie dal respiro lungo che ritraggono tenerezza e angoscia o i pizzicati del violoncello che evocano marce militari, o il tocco di orientalismo che dipinge i servitori di Berenice. Una partitura che esalta la cantabilità e il vibrato di Moreau, che suona un violoncello David Tecchler del 1711, e il tocco espressivo e raffinato di Kadouch.
poltrone numerate, euro 35
in vendita online e presso la biglietteria di Unione Musicale
ingressi, euro 20 e riduzioni per i giovani fino a 21 anni
in vendita il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.30
BIGLIETTERIA
Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino
tel. 011 566 98 11 – info@unionemusicale.it
NUOVO ORARIO: martedì e mercoledì 13-17 | venerdì 10.30-14.30
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