mercoledì 6 febbraio 2019 – ore 21
Conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni – Torino
serie pari
Cristina Zavalloni / voce
ClaraEnsemble
Mattia Petrilli / flauto
Leonora Armellini / pianoforte
Quartetto Mirus (Federica Vignoni – Massimiliano Canneto – Riccardo Savinelli – Luca Bacelli)
Maurice Ravel (1875-1937)
Chansons Madécasses
Gabriel Fauré (1845-1924)
La Bonne Chanson op. 61
Maurice Ravel
Assez vif, très rythmé
(dal Quartetto in fa maggiore)
Maurice Ravel
Cinq Mélodies populaires grècques
(Trascrizione per ensemble di Mauro Montalbetti)
Charles Trenet (1913-2001)
La mer
Boum!
Que reste-t-il de nos amour
(Arrangiamenti per ensemble di Cristiano Arcelli)
«Volevo fare la danzatrice ma alla musica non avrei mai rinunciato: canto da sempre, da quando era piccola. Che si tratti di scrivere per i miei gruppi, di interpretare un’opera di Britten o di Monteverdi, di cantare in una grande sala o in un piccolo club, di dare vita a nuovi ruoli come Anaïs Nin, Sor Juana o gli altri scritti per me dal compositore Louis Andriessen, mi avvicino sempre alla musica con rispetto. In tanti anni, ho imparato a muovermi in mondi musicali apparentemente lontani tra loro e se mi chiedono come si faccia a passare dal jazz alla lirica, rispondo che “è un problema di orari di prove, mai di musica”.
Questo dice di sé Cristina Zavalloni, una delle interpreti più versatili di oggi, protagonista del concerto di mercoledì 6 febbraio 2019 (Torino, Conservatorio Giuseppe Verdi – ore 21) che segna il debutto del ClaraEnsemble, compagine da lei stessa fortemente voluta, che rappresenta il caso rarissimo di un gruppo fondato da una cantante. Fondato, voluto, progettato, costruito con attenzione – «con un’idea precisa in testa: biodiversità. Ovvero ciascuno è se stesso e dà il suo apporto restando se stesso» – il ClaraEnsemble è composto da Mattia Petrilli al flauto, Leonora Armellini al pianoforte, il violinista Massimiliano Canneto e il suo Quartetto Mirus.
Il programma che verrà portato sotto i riflettori è stato descritto da Cristina Zavalloni in una recente intervista rilasciata in esclusiva per l’Unione Musicale: «Abbiamo deciso di partire dalla Bonne Chanson di Faurè e di confezionare intorno un programma tutto francese, in cui miscelo, come amo fare, musica “colta” e musica “popolare”, ovvero Faurè, Ravel e Trenet. Ho commissionato le trascrizioni a due amici e colleghi fidati: Cristiano Arcelli e Mauro Montalbetti. Stiamo già lavorando ad altri programmi, sempre seguendo questa linea: repertorio del Novecento, nuove commissioni, trascrizioni, senza direttore, con grande disinvoltura stilistica».
Il ciclo La Bonne Chanson – costituito da nove liriche e composto da Faurè tra il 1892 e il 1894 su testi di Paul Verlaine – è da molti anni nel repertorio di Cristina Zavalloni.
La grande produzione francese del Primo Novecento costituisce il fil rouge dell’intero programma e incornicia il capolavoro di Fauré tra due altrettanto belle pagine di Maurice Ravel: le Chansons Madécasses (1925-26) e le Cinq mélodies populaires grècques (1904-1906), precedute dal secondo dei quattro movimenti del suo Quartetto per archi in fa maggiore.
All’esperto Maurizio Montalbetti il compito di trascrivere le Cinq mélodies (originariamente per sola voce e pianoforte) in una versione adatta al ClaraEnsemble: trascrizione rispettosa e insieme personale nella scelta dei timbri, delle sfumature, per così dire del punto di vista. Diverso il lavoro di Cristiano Arcelli, collaudato collaboratore di Cristina Zavalloni, che rielabora con maggior libertà la partitura di Charles Trenet (La mer, Boum!, Que reste-t-il de nos amour) pur salvaguardando le originali melodie.
Cristina Zavalloni – che è stata regolarmente ospite dell’Unione Musicale dal 2004, con concerti prevalentemente dedicati alla musica contemporanea, da Berio ad Andrissen, da schönberg a Cage passando per Weil, Ives e Bernstein – ha aggiunto: «Ho sempre amato il repertorio francese, forse perché mi sento a mio agio con la lingua. Credo che tutto sia cominciato al liceo, grazie a un’insegnante di francese alla quale ero molto affezionata; questo ha dato vita a un rapporto privilegiato con quel mondo e quel suono, che sono diventati una costante nella mia attività. Ad esempio, anni fa ho realizzato un disco dedicato a Charles Aznavour, da qualche anno porto in giro con Pietro Tonolo e Paolo Birro un lavoro su Boris Vian (commissionato dal Festival Jazz di Torino nel 2016); il prossimo anno interpreterò la prima italiana della trascrizioni di John Adams dei Cinq Poèmes di Claude Débussy, su testi di Beaudelaire… Immagino sia per questo che ho deciso di aprire la nuova avventura del ClaraEnsemble con un programma francese: mi dava sicurezza! »
L’intera intervista rilasciata in esclusiva da Cristina Zavalloni per l’Unione Musicale è disponibile alla pagina https://www.unionemusicale.it/servire-la-musica-con-profondita-passione-energia-e-lunica-via-per-renderla-irresistibile-intervista-esclusiva-a-cristina-zavalloni/
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poltrone numerate, euro 35
in vendita online e presso la biglietteria di Unione Musicale
ingressi, euro 20 e riduzioni per i giovani fino a 21 anni
in vendita il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.30
BIGLIETTERIA
Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino
tel. 011 566 98 11 – info@unionemusicale.it
orario: martedì e mercoledì 13-17 – venerdì 10.30-14.30
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