
Capita talvolta che i musicisti si sentano chiedere: che cosa avresti fatto se non avessi potuto suonare?
Il più delle volte rispondono: niente! La musica per me è essenziale!
Questo senso di necessità emerge anche tra le righe della biografia del violinista americano Gil Shaham, uno degli interpreti più apprezzati del nostro tempo, che ha iniziato a studiare il suo strumento da piccolissimo, nonostante una certa avversità dei genitori, e a soli nove anni si esibiva davanti a musicisti del calibro di Isaac Stern e Nathan Milstein.
Durante gli anni della formazione Shaham studia 8-9 ore al giorno, e ricorda: «Suonare il violino era uno sport, volevo imparare più musica possibile e suonare meglio che potevo, solo per essere il migliore». L'occasione di una carriera internazionale gliela fornisce indirettamente nel 1989 il grande Itzhak Perlman, che indisposto non può tener fede ai suoi impegni concertistici con la London Symphony. Il diciottenne Shaham viene chiamato e, accoglie la sfida letteralmente "al volo": prende il primo aereo per Londra dove ottiene un successo inaspettato. Quello è anche l’anno del suo debutto all’Unione Musicale!
Ora dopo 34 anni ritorna al Conservatorio con il suo Stradivari Contessa Polignac del 1699, accompagnato dal grande pianista tedesco Gerhard Oppitz, con il quale ha realizzato diverse incisioni per Deutsche Grammophon.
Foto di Chris Lee
Duo Shaham-Oppitz
Musiche Schumann, Brahms, Sostakovic
Mercoledì 3 aprile 2024Torino, Conservatorio Giuseppe Verdi
ore 20.30
Poltrona numerata: 25 euro
Ridotto (under 35): 10 euro
Studenti Conservatorio, universitari e under 21: 5 euro (acquistabile solo di persona)
Convenzione Teatro Stabile: 20 euro (acquistabile solo di persona)
Biglietti in vendita da lunedì 25 marzo
Interpreti
Gil Shaham / violinoGerhard Oppitz / pianoforte
Programma
Schumann
Sonata in la minore op. 105
Brahms
Sonata in sol maggiore op. 78
Sostakovic
Sonata op. 134